Lavori socialmente utili? per gli ex prof si può

Sono circa il 15% dei Commissari agli esami di maturità, i pensionati ex professori di scuole di secondo grado, che vengono richiamati per riempire i vuoti. Se non fosse che questo indica le carenze del sistema scolastico in termini anche di organico, ne saremmo lieti.

Da tempo la UILP chiede che agli anziani vengano assegnati “lavori socialmente utili “ e quello degli ex prof ne è un esempio. Ma non solo per loro. Da tempo sappiamo che i lavori socialmente utili assegnati ai ragazzi in attesa di un lavoro “buono”, non hanno svolto la loro funzione di “avvio al lavoro”, ma che hanno creato solo un ghetto ed è sempre per questa ragione, ampliata al concetto decantato ma mai declinato di “invecchiamento attivo”, che noi chiediamo che proprio ai pensionati che lo possano fare, vengano affidate quelle incombenze utili alla comunità che renderebbero felici i cittadini e i pensionati chiamati a svolgerle. Un piccolo compenso, una grande soddisfazione e un obiettivo di pubblica utilità.

Coi professori si tratta di emergenza “maturità”, mentre per tutti gli altri si tratta di riempire di significato le sbandierate politiche per gli anziani che a portafoglio vuoto sono fallimentari per quanto riguarda la non autosufficienza e l’assistenza collegata, ma potrebbero almeno realizzare qualche passo in avanti rispetto al cosiddetto “invecchiamento attivo” ( altro baluardo di auspicato progresso contro l’esclusione sociale degli anziani).

Speriamo sia un primo passo.