Come dice il volantino che invita al presidio del 23 aprile davanti a Palazzo madama a Roma, “il Governo continua nel suo intento, ormai chiaro, di attaccare la libera scelta delle donne sul loro corpo, decidendo di inserire nel decreto sull’attuazione del Pnrr – già approvato alla Camera – un articolo che favorisce la presenza delle Associazioni ANTIABORTISTE nei consultori”
Peccato che con i soldi del PNRR ci si sarebbe dovuti occupare della salute delle donne e senza andare tanto lontano molte cose si sarebbero potute fare come per esempio incentivare la medicina di genere che soprattutto per la medicina delle anziane, rivela una necessità sempre più pressante di terapie pensate per le donne e per le loro patologie cos’ diverse da quelle degli uomini.
Il diritto delle donne è sancito da una Legge dello Stato confermata anche da un successivo Referendum del 1978 che ha ribadito la volontà delle italiane e degli italiani ad avere una libertà di scelta in caso di gravidanza.
Prima i consultori sono stati smantellati ( ci riferiamo alla Lombardia per esempio) ed hanno reso sempre più difficile per le donne avere un sostegno per la loro salute ed in in genere per tutti i cittadini che nei consultori avevano trovato risposte alle loro richieste.
Ora i consultori diventano la sede dove posizionare le organizzazioni pro-life per confrontarsi con le donne che stanno valutando di interrompere la gravidanza.
ancora una volta dobbiamo mobilitarci per la difesa di un diritto che non obbliga nessuno ad esercitarlo, ma che lascia libera, chi vuole, di farci ricorso. Sembra facile detta così? pare che il governo di estrema destra non lo voglia capire . Ma noi ci siamo ancora una volta