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OK al Disegno di legge in materia di politiche per le persone anziane: ora inizia il vero lavoro

Non Autosufficienza: Disegno di Legge “Deleghe al Governo in materia di politiche per le
persone anziane”
Il via della Camera dei deputati, il 21 marzo u.s., al Disegno di Legge delega per il riordino in materia di politiche per le persone anziane, è finalmente legge.
Una riforma che aspettavamo da più di 20 anni per la quale ci siamo battuti costantemente affinché si potenziassero i servizi e le prestazioni assistenziali sociosanitarie per le persone anziane non autosufficienti restituendo loro, la dignità che meritano. Un testo importante, non solo sulla non autosufficienza, ma anche sull’invecchiamento attivo.
Una legge di civiltà, un punto di partenza non privo di ostacoli da superare. Il primo è quello di incrementare le risorse per sostenere la legge a garanzia di servizi adeguati ed efficienti dotati di personale preparato e competente e per strutturare tutte le azioni necessarie tese a promuovere la prevenzione, l’inclusione sociale e sostenere ogni forma di fragilità.
Le riforme a costo zero, come sappiamo, non esistono e la mancanza di risorse aggiuntive per gli interventi riguardanti i LEP e i LEA rappresenta una seria criticità sull’applicabilità di questa riforma. Occorrono risorse aggiuntive pubbliche a carico della fiscalità generale, oltre quelle stanziate anche per il PNRR. Per questo crediamo sia necessario, già a partire dal prossimo DEF, che vengano previste risorse per far sì che una legge importante come questa
non resti solo sulla carta
Nel rispetto di quanto previsto dal PNRR il disegno di legge ora dovrà dare attuazione alla stesura di più decreti legislativi per la revisione dell’assistenza domiciliare e per la promozione dell’autonomia e della prevenzione favorendo anche l’invecchiamento attivo, un percorso fondamentale affinché questa riforma diventi concreta e risponda adeguatamente ai bisogni.
La definizione dei decreti attuativi con il coinvolgimento delle parti sociali, sarà quindi un momento politico cruciale, in quanto dovremo trovare soluzioni e percorsi che affrontino, la frammentazione degli interventi regionali, il livello del Fondo Sanitario Nazionale sottodimensionato e la prevista riforma dell’autonomia differenziata che avrà ricadute tanto sui costi quanto sulla quantificazione dei fabbisogni standard per sostenere i livelli essenziali di assistenza
Durante l’iter parlamentare sono stati recepiti alcuni emendamenti proposti dalla UIL-UILP che hanno migliorato il testo dell’articolato, come l’impegno a riqualificare i servizi di UIL- Servizio Politiche di Cittadinanza del Sociale e del Welfare 2 semiresidenzialità e di residenzialità a favore di servizi in cohousing; un maggiore ruolo delle reti delle farmacie territoriali nell’ erogazione dei servizi sociosanitari; la reversibilità della prestazione universale graduata che sostituirà l’indennità di accompagnamento; la definizione degli standard formativi degli assistenti familiari con il riconoscimento della qualificazione professionale che definisca competenze, validazione e certificazione in linea con i livelli di inquadramento presenti nella contrattazione collettiva nazionale di lavoro sulla disciplina del rapporto di lavoro domestico comparativamente più rappresentativa; la maggiore integrazione dei livelli essenziali di assistenza sanitaria e sociosanitaria senza distinzione di condizioni individuali o sociali e secondo modalità che assicurino l’eguaglianza dei cittadini nei confronti del Servizio sanitario nazionale.

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