Letto sul Messaggero del 18 novembre
«Occhio ai numeri sconosciuti E niente contratti al telefono»
«Bisogna sempre diffidare dei numeri sconosciuti che ci chiamano e non concludere contratti al telefono. Ma attenzione anche ai consensi online: quei dati possono essere usati per chiamate moleste o vere e proprie truffe». Luigi Gabriele è un esperto di diritto commerciale e il presidente di Consumerismo, associazione no profit che da anni si occupa della difesa dal telemarketing selvaggio.
Ci sono sempre più truffe legate al telemarketing selvaggio. Come ci si può proteggere?
«Purtroppo le misure finora adottate hanno avuto poco effetto, con le truffe in aumento. Ai consumatori consiglio: utilizzate le app sullo smartphone che provano a bloccare le chiamate indesiderate, diffidate di numeri sconosciuti e non dite la parola “sì” al telefono troppo facilmente».
Bisogna stare attenti ai consensi alla cessione dei dati online?
«Certo, bisogna essere parchi nel fornire dati personali online (anche tramite i cookie), non rispondere a messaggi Whatsapp sospetti, non cuccare su link dubbi e non fornire al telefono dati sensibili come codici bancari o password. Le truffe e gli illeciti
vanno segnalati al Garante della Privacy (il cui personale andrebbe aumentato) o alle forze dell’ordine».
E vero che inscrivendosi una volta al mese al Registro delle opposizioni si è più protetti?
«Il Registro, così come il codice etico del Garante e la consultazione Agcom, hanno pochi effetti. Anche da
banche dati della Pa potrebbero essere trafugate le anagrafiche per poi violare la privacy dei consumatori».
Un intervento del governo per più poteri all’Antitrust e tecniche per certificare i numeri aiuterebbe?
«Un intervento è auspicabile, ma bisogna chiarire che si tratta di vendita (teleselling) e non di informativa pubblicitaria (marketing). Si pensi che, nonostante il divieto di vendite via telefono, in Gran Bretagna i cittadini sono così sfiduciati che non rispondono più nemmeno alla società di statistica nazionale che raccoglie dati sull’inflazione».
Serve un’opera di pulizia sui call center abusivi?
«In Italia ci sono duemila call center registrati e occupano 60mila operatori. Solo il 10% lavora con trasparenza. Va eliminata la validità del contratto a distanza o almeno serve introdurre la conferma a doppio fattore. Ti propongo l’offerta via telefono,
ma la conferma deve avvenire a casa,sempre che si venga seguiti da uno specialista abilitato e non da un venditore improvvisato».