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La UILP ha scelto di combattere la violenza sulle donne CON l’educazione finanziaria

Per contrastare la violenza economica sulle donne anziane, sono necessarie iniziative per promuovere la loro indipendenza finanziaria, sensibilizzare l’opinione pubblica e offrire supporto legale e psicologico.

Dice così uno dei nostri volantini del 25 novembre 2024  e noi diciamo così quando riuniamo l’aula delle donne UILP che da tutta Italia seguono i corsi di formazione che stiamo facendo.

Dopo i corsi organizzati dalla Confederazione con Banca d’Italia destinati alle delegate di tutte le Regioni, noi UILP abbiamo pensato di presentare un programma di educazione finanziaria adatto alle nostre donne pensionate: saper gestire la vecchiaia significa anche avere tutte le informazioni utili ad affrontare questa fase della vita.

Risparmi, spese impreviste, investimenti, inflazione, i beni da lasciare e quando cominciamo ad avere bisogno di aiuto… l’amministratore di sostegno e la procura. Insomma tutti gli attrezzi necessari per continuare a gestire la nostra vita e a fare le nostre scelte con la massima consapevolezza.

Abbiamo cominciato ad ottobre e finiremo a dicembre, ma il nostro obiettivo è poi andare sui territori per trasmettere al più gran numero possibile di donne pensionate queste informazioni. Non rilasceremo “diplomi da banchiere”, ma faremo sapere, come stiamo facendo quali sono i mezzi per far fronte a spese impreviste o un lento impoverimento dei nostri redditi ( il Governo non aiuta certo in questo senso) , a come far “fruttare al meglio” le cose che abbiamo ( risparmi e casa) come affidarci a qualcuno che possa svolgere per noi quelle operazioni che la nostra vecchiaia rende difficili e che ci fanno ansia.

Ma soprattutto come trasmettere alle donne giovani l’importanza che ha l’autonomia economica a qualunque età: e per autonomia non intendiamo solo il “bastare a se stesse” , ma anche il diritto di condividere con partner e famiglia le scelte economiche che ci riguardano.

Tutta Italia ha ritenuto che questo 25 novembre dovesse mettere in risalto la stretta connessione tra violenza/abuso/sopraffazione  e ignoranza delle donne in materia di economia. Gestiamo i bilanci di casa, ma poi non sembriamo all’altezza di gestire le nostre scelte di risparmio o di investimento. 

Sono tante quelle che fra noi, e non solo le anziane, non hanno accesso ai conti correnti di casa, che non hanno un bancomat, che non vengono messe in grado  di condividere le scelte economiche della famiglia: si tratta di libertà anche questo, si tratta di rispetto anche questo e di dignità. E solo su questi pilastri si costruiscono rapporti familiari sani e paritari dove la violenza non ha posto.

 

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