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Pronti alla battaglia contro il taglio della rivalutazione delle pensioni

serena bontempelli segretario generale UILP Lombardia

“Il governo potrebbe rimettere mano al provvedimento di mancata rivalutazione delle pensioni oltre quattro volte il minimo sempre con un meccanismo a fasce e non a scaglioni, sistema più equo previsto dal governo precedente”.

E davanti a questo timore la Uil pensionati Lombardia (come quella nazionale) è pronta a dare battaglia per tutti i pensionati, contro una manovra che – viene riferito – “impoverisce il ceto medio pensionato, vittima impotente di una inflazione che diminuisce ma non molla”. Una lotta iniziata a luglio, quando la Uilp nazionale ha presentato 5 cause pilota in nome e per conto di 5 pensionate e pensionati iscritti, contro il taglio della rivalutazione delle loro pensioni di importo superiore a 4 volte il trattamento minimo Inps (pari a 2.101,52 euro mensili lordi) disposto dalla Legge di Bilancio 2023.

“Ci sorge il dubbiosottolinea a la segretaria Generale Uil Pensionati Lombardia Serena Bontempelliche, poiché quest’anno l’inflazione è minore e la rivalutazione sará comunque inferiore rispetto alle previsioni di cassa del Governo (che su questo andrà a risparmiare), è logico aspettarsi dunque un conseguente minor introito derivante dai tagli alle pensioni oltre 4 volte il minimo. Non vorremmo, così, che venisse ritoccata in ‘pejus’ la norma dell’anno scorso, arrivando ad effettuare un taglio maggiore sulla rivalutazione delle pensioni per fare ulteriore cassa”. “Ci troviamo – aggiunge – di fronte a un Governo che non solo non pare intenzionato ad eliminare la norma dell’anno scorso ma addirittura ventila l’intenzione di peggiorare la situazione dei nostri pensionati. Ci teniamo a ribadirlo: è il ceto medio, il più bistrattato, quello sempre nel mirino. Sarebbe molto più equo ed accettabile tornare ad un meccanismo che distribuisca i sacrifici con una proporzionalità vera rispetto ai redditi. Noi saremmo disponibili cioè a ritornare alle norme che aveva ripristinato il governo Draghi. Ricordiamoci inoltre che quando si effettua un taglio di questa natura il pensionato se lo porta dietro per sempre, per tutta la vita. Si tratta di un danno permanente. Siamo pronti a ogni forma di mobilitazione per impedire che ciò avvenga. Rappresentiamo gente tranquilla, che ha lavorato tutta la vita, che garantisce il welfare di milioni di famiglie, non vorremmo doverci arrabbiare”.

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