DATA DI PAGAMENTO DELLE PENSIONI DI FEBBRAIO 2023
Il pagamento avverrà con valuta 1° febbraio, sia per i pagamenti accreditati presso Poste Italiane, sia per quelli accreditati presso gli istituti di credito.
TRATTENUTE FISCALI: ADDIZIONALI REGIONALI E COMUNALI, CONGUAGLIO 2022 E TASSAZIONE 2023
Per quanto riguarda le prestazioni fiscalmente imponibili, a decorrere dal rateo di pensione di gennaio, oltre all’Irpef mensile, sono trattenute le addizionali regionali e comunali relative al 2022.
Queste trattenute sono infatti effettuate in 11 rate nell’anno successivo a quello cui si riferiscono.
È stato, inoltre, effettuato il ricalcolo a consuntivo delle ritenute erariali relative al 2022 (Irpef e addizionale regionale e comunale a saldo) sulla base dell’ammontare complessivo delle sole prestazioni pensionistiche.
Laddove le trattenute siano state effettuate in misura inferiore rispetto a quanto dovuto su base annua, le differenze a debito saranno recuperate, come di consueto, sulle rate di pensione di gennaio e febbraio 2023.
Nel solo caso di pensionati con importo annuo complessivo dei trattamenti pensionistici fino a 18.000 euro, per il quali il ricalcolo dell’Irpef ha determinato un conguaglio a debito di importo superiore a 100 euro,
la rateazione viene estesa fino alla mensilità di novembre (articolo 38, comma 7, legge 122/2010).
Le somme conguagliate saranno certificate nella Certificazione Unica 2023.
Le prestazioni di invalidità civile, le pensioni o gli assegni sociali, le prestazioni non assoggettate alla tassazione per particolari motivazioni
(detassazione per residenza estera, vittime del terrorismo) non subiscono trattenute fiscali.
RIVALUTAZIONE 2023
Vi ricordo, come già comunicato precedentemente in numerose note, che l’Inps a gennaio ha attribuito la rivalutazione delle pensioni e delle prestazioni assistenziali
solo ai beneficiari di trattamenti pensionistici complessivamente compresi nel limite di 4 volte il trattamento minimo, cioè 2.101.52 euro mensili lordi.
Per i pensionati con trattamenti di importo complessivamente superiore, la rivalutazione sarà attribuita a marzo, con gli arretrati di gennaio e febbraio.
Quindi anche nel rateo di febbraio i pensionati con trattamenti complessivamente superiori a 4 volte il minimo non riceveranno la rivalutazione 2023.