"Bisogna continuare a tagliare il cuneo fiscale ai lavoratori dipendenti ed estendere la riduzione delle tasse ai pensionati sui quali grava una tassazione doppia alla media europea. È opportuno che la riforma del fisco passi attraverso una revisione delle aliquote IRPEF che salvaguardi la progressività.”
Questa la dichiarazione della UIL a fronte della ripresa dei confronti con il Governo sul tema della tassazione delle pensioni: La tassazione italiana sulle pensioni – dal 23 al 43% in base al reddito – è tra le più alte in Europa.
Una precisazione utile a fronte dei numerosi pensionati che hanno scelto, per ragioni fiscali, di andare a vivere all’estero: le pensioni dei lavoratori del settore privato sono tassate “in via esclusiva nel paese di residenza del soggetto”.
Per essere considerati residenti all’estero ai fini fiscali è necessario: “non essere stati iscritti nell’anagrafe delle persone residenti in Italia”, “non avere avuto il domicilio in Italia” e “non aver avuto dimora abituale in Italia” per più della metà dell’anno (183 giorni).
Diverso è invece il trattamento per i dipendenti pubblici, perché la norma prevede che le loro pensioni siano tassate nel paese di produzione del reddito.