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Il NOBEL a due donne: per la pace e per l’economia

Grungy heart

NOBEL 2023 a due donne per la pace e per l’economia

Claudia Goldin “per aver migliorato la nostra comprensione dei risultati del mercato del lavoro femminile” ha vinto il Nobel 2023 per l’economia

Narges Mohammadi “per l’impegno nella lotta per i diritti delle donne iraniane” ha vinto il Nobel 2023 per la pace

Alla sua 55esima edizione, i premi assegnati dall’Accademia reale svedese delle scienze. a Stoccolma, hanno riconosciuto il valore di due donne: una iraniana e l’altra statunitense.

La Goldin ha permesso di comprendere il ruolo delle donne nel mondo del lavoro – dice il presidente del comitato del Premio per le scienze economiche Jakob Svensson – e di quanto sia importante per la società. Grazie alla ricerca innovativa di Claudia Goldin ora sappiamo molto di più sui fattori sottostanti e su quali ostacoli potrebbe essere necessario affrontare in futuro”.

Guadagni delle donne, divario di genere, la partecipazione delle donne al mercato del lavoro sono il tema della ricerca condotta dalla statunitense, che nata a New York nel 1946, insegna economia all’università di Harvard. Un suo libro intitolato Carriera e famiglia: il viaggio secolare delle donne verso l’equità (Princeton University Press, 2021).raccoglie la sintesi dei principai temi ai quali si è dedicata:  il suo lavoro storico sulle donne nell’economia del paese,la storia delle donne tra carriera e famiglia, la coeducazione nell’istruzione superiore, l’impatto della pillola contraccettiva sulla carriera delle donne e sulle decisioni matrimoniali, i cognomi delle donne dopo il matrimonio come indicatore sociale, le ragioni per cui le donne rappresentano ora la maggioranza degli studenti universitari e il nuovo ciclo dell’occupazione femminile.

Narges Mohammadi ha ottenuto il premio per la sua lotta contro l’oppressione delle donne in Iran e per la promozione dei diritti umani e della libertà per tutte e tutti”. Ma la vincitrice è attualmente detenuta in carcere a Teheran, dove sta scontando 31 anni di carcere per diffusione “di messaggi propagandistici che danneggiano la repubblica islamica”. La pena a cui è sottoposta prevede anche l’inflizione di 154 frustate.

Giornalista e scrittrice Narges Mohammadi è vicepresidente del Centro per i difensori dei diritti umani, un’associazione fondata in Iran da Shirin Ebadi, premio Nobel per la pace nel 2003.

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