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I morti sul lavoro devono continuare a indignare! la UIL riempie la piazza di bare

Piazza del Popolo a Roma. 1000 bare a ricordare i morti a causa del lavoro: Gente che una certa mattina è uscita da casa per andare a lavorare e che non è più tornata perché è stata uccisa dalla negligenza, dall’inosservanza delle norme, dall’incuria, dalle leggi sbagliate sugli appalti , dalla voracità dei profitti senza scrupoli. Sono state immagini dure quelle che sono passate ai TG e nei vari programmi, ma è quello che volevamo: colpire per ricordare e soprattutto per avere strumenti per lottare contro questi omicidi che non sono “bianchi” come si dice, ma molto rossi di sangue.
L’attore Stefano Massini ha accompagnato questo “pugno nello stomaco” con parole commoventi così come commovente è stata la presenza dei sindacalisti che hanno presenziato all’iniziativa. Il Segretario Generale UILP CARMELO BARBAGALLO ha voluto testimoniare la presenza dei lavoratori e delle lavoratrici in pensione, ricordando i numeri dei morti e l’importanza della prevenzione e della sicurezza.
Il Segretario Generale della UIL Pier Paolo Bombardieri ha rilasciato questa dichiarazione:
“E’ un bollettino di guerra inaccettabile. Oggi, vogliamo richiamare l’attenzione di tutti su un dramma che colpisce tante famiglie: la perdita di persone care che, per un infortunio sul lavoro, non hanno più fatto ritorno alle loro case”.

“Abbiamo bisogno di sensibilizzare le coscienze di tutti – ha proseguito Bombardieri – e di chiedere alla politica e al Governo di intervenire immediatamente. Non ci si può dilungare in discussioni, non servono palliativi o soluzioni parziali, si devono fare cose concrete e subito”.

Bombardieri ha poi ricordato che, venerdì 22 marzo, a Firenze, si svolgerà l’Assemblea dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza di Uil e di Cgil: “Sarà l’occasione per fare il punto della situazione e per rilanciare azioni di mobilitazione e di sciopero. Nessun profitto può giustificare la perdita di una vita umana. Non intendiamo arrenderci – ha concluso il leader della Uil – ce lo chiedono le lavoratrici e i lavoratori e le famiglie che hanno perso i loro cari”.

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