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A Bergamo si “abbozza” una piattaforma per la contrattazione sociale

Mentre aleggia sulle nostre teste il PNRR nel senso di risorse da impiegare sul territorio, a Bergamo la UILP insieme alle altre sigle che rappresentano i pensionati e gli anziani, si attiva per raccogliere i temi che formeranno la piattaforma che verrà presentata nei Comuni del territorio per avviare la contrattazione sociale. Molti importanti temi che vanno

dall’informazione che va diffusa al meglio presso la popolazione per un migliore accesso ai servizi

al miglioramento dell’assistenza domiciliare

alla riforma della residenzialità in tutte le sue forme e con la partecipazione di tutti gli attori del pubblico e del privato

al sostegno economico alle situazione di disagio economico

ai trasporti

alle barriere architettoniche anche all’interno delle abitazioni

al contrasto al GAP gioco d’azzardo patologico

L’attenzione al Bilancio di genere e alle politiche di conciliazione che favoriscano la condivisione dei compiti genitoriali, sono altrettanti temi che la piattaform mette in evidenza

Ora vedremo l’andamento dei confronti non le Amministrazioni comunali

 

 

TEMA OBIETTIVI AMBITO DI COMPETENZA
 

ANZIANI – DISABILITÀ DOMICILIARITÀ

(PNRR M6 C1)

L’OMS ha come obiettivo il raggiungimento dello stato di salute inteso come uno stato totale di benessere fisico mentale e sociale quindi sostiene e sollecita tutti gli interventi preventivi atti ad evitare lo stato di malattia. E’ questa anche la logica che sostiene la domiciliarità.

Gli interventi in ambito sociale dovrebbero consentire il raggiungimento della piena inclusione sociale delle persone disabili e non autosufficienti quali ad esempio anziani, disabili, minori, persone con dipendenze, persone non autosufficienti, etc. L’obiettivo è quindi costruire una “società per tutti”.

Sempre più anziani /disabili che abitano al proprio domicilio non riescono più a vivere in piena autonomia la propria esistenza in quanto hanno difficoltà nelle azioni basilari quali lavarsi, vestirsi, mangiare da soli, oppure comunicare, muoversi e condurre a pieno una vita sociale. Vivere a casa propria anche in presenza di tali limitazioni nell’autonomia offre una maggiore qualità di vita rispetto a soluzioni residenziali. Il sostegno alla domiciliarità è un obiettivo centrale delle politiche di assistenza continuativa anche perché consente di ridurre i costi dell’assistenza e aumentare la copertura dei servizi.

A questo proposito diventa indispensabile che i Comuni garantiscano una puntuale informazione così da consentire a tutti i cittadini di usufruire in modo corretto dei numerosi servizi e prestazioni garantiti dal sistema Welfare.

E’ auspicabile anche che vi sia una stretta collaborazione tra segretariato sociale di Ambito e Comunale così da rendere più fruibile le informazioni e beneficiare dei servizi

Nell’attesa della legge sulla non autosufficienza, gli interventi prioritari per poterla garantire sono:

·       l’accesso alle informazioni sull’offerta sociale e sociosanitaria presente nel territorio

·       passare dall’erogazione di prestazioni alla progettazione personalizzata di un percorso di accompagnamento e assistenza al proprio domicilio

·       accompagnare l’anziano e la sua famiglia durante tutto il percorso assistenziale, garantendo così una maggiore continuità tra interventi, a partire da SAD e ADI

·       una volta definito il piano di assistenza personalizzato le azioni di sostegno alla domiciliarità vanno integrate tra di loro con un confronto tra sociale e sanitario (ambito o ambiti comunali e distretto di riferimento)

·       istituzione in ogni ambito del registro badanti e verifica della presenza o meno dei custodi sociali anche utilizzando il servizio civile

Il tutto anche alla luce del PNRR che prevede il potenziamento della medicina territoriale e quindi risposte alla domiciliarità.

 

 

 

Ambiti, distretti socio sanitari (ASST e ATS)

 

RESIDENZE SANITARIE ASSISTENZIALI

 

Il sistema della residenzialità in Lombardia soffre del mancato governo pubblico dell’offerta, diventa sempre più necessario un suo riordino affinché possa rispondere alle mutate esigenze degli ospiti, delle famiglie e del territorio di riferimento.

In particolare chiediamo:

·       che venga attivato il “tavolo” di confronto tra i gestori delle RSA, i Comuni, le parte sociali interessate e le OOSS come da quest’ultime più volte richiesto.

·       Sollecitare un confronto sul tema dei multiservizi, global service e affidamento della gestione alle multinazionali che potrebbero snaturare la mission delle RSA stesse.

·       potenziamento della residenzialità aperta e leggera e garanzia e certezza di continuità

·       integrazione tra RSA e servizi sociosanitari territoriali, ad esempio partecipazione delle RSA agli accordi di programma dei piani di zona

·       revisione della modalità assistenziale anche in base alla reale complessità di cura degli ospiti

·       trasparenza su dati, esiti di cura e importo delle rette

·       rette che siano sostenibili per le famiglie, estensione regolamento compartecipazione alle rette di Bergamo

·       rafforzamento del personale e percorsi di aggiornamento continuo

 

 

Residenze sanitarie assistenziali, comuni

 

CONTRASTO ALLA POVERTÀ E ALL’EMARGINAZIONE SOCIALE

In Italia oltre 5,6 milioni di persone vivono in povertà assoluta.

Il rischio di povertà o esclusione sociale è elevato nel confronto europeo e colloca l’Italia agli ultimi posti nella graduatoria dei Paesi dell’Unione.

Ma la povertà non può essere e non è un fatto di numeri. Ma rappresenta visi, storie, persone che non possono essere abbandonate ed emarginate dal sistema Paese. Ogni povertà è quasi sempre multidimensionale e complessa, ed ogni povertà è collegata ad un’altra: educativa, sanitaria, abitativa, relazionale.

Va confermato, seppur rivisto il R.D.C. quale misura più capace di rispondere alla povertà degli individui e delle famiglie.

·       reintrodurre l’analisi preliminare del nucleo beneficiario in modo da valutare adeguatamente i suoi bisogni multidimensionali

·       rivedere il meccanismo automatico di selezione dei percorsi di inserimento per migliorare la capacità di intercettare il disagio sociale

·       rafforzare la collaborazione e il coordinamento tra CPI e Servizi sociali territoriali tramite la definizione di protocolli di lavoro congiunto

·       promuovere l’utilizzo integrato delle banche dati degli enti coinvolti nell’implementazione del R.D.C

 

 

 

Ambiti

 

TERRITORIO E

RIGENERAZIONE URBANA

(PNRR M5C2 E M2C2)

 

 

Chiediamo che il “territorio” venga realizzato a reale misura delle persone che lo abitano e venga vissuto come opportunità di una vera e solidale convivenza sociale.

SVILUPPO SOSTENIBILE

Occorre realizzare interventi di promozione di stili di vita in grado di realizzare uno sviluppo che sia sostenibile per le generazioni presenti e future, coinvolgendo tutti gli attori sul territorio. Bisogna proseguire ed implementare la gestione sostenibile dei rifiuti, anche nel rafforzamento della cooperazione sovracomunale; particolare attenzione dovrà essere posta sulla riduzione del consumo di plastica con apposite e concrete azioni di contrasto.

RIGENERAZIONE TERRITORIALE

Bisogna monitorare le progettualità in campo di rigenerazione urbana e territoriale e di recupero del patrimonio edilizio esistente e occorre favorire la realizzazione di una nuova cultura che vada in questa direzione.

BARRIERE ARCHITETTONICHE

Occorre incentivare (ed implementare) i recenti interventi di abbattimento delle barriere architettoniche delle abitazioni private.

CITTÀ A MISURA DI ANZIANI

Tutti i luoghi pubblici, le strade con i marciapiedi, gli edifici privati e commerciali, e più in generale gli impianti urbani dei paesi e delle città andrebbero ripensati a seconda delle esigenze delle persone maggiormente vulnerabili e più disagiate.

MOBILITÀ E INFRASTRUTTURE

I nostri territori necessitano di un reale potenziamento dei servizi relativi al trasporto, soprattutto in riferimento ai collegamenti tra i centri urbani e le aree periferiche. Inoltre bisognerà monitorare la trasparenza delle procedure di gara, i fenomeni di illegalità e le condizioni di lavoro legati alla realizzazione delle nuove opere infrastrutturali.

 

 

Comuni e Provincia

 

INCLUSIONE DIGITALE

(PNRR M1C1)

 

Il PNRR ritiene fondamentale il processo di digitalizzazione delle pubbliche amministrazioni. Oltre allo sviluppo istituzionale è però necessario prevedere l’aumento di competenze individuali, per cui si chiede di:

  • promuovere l’inclusione digitale sia in termini di miglioramento della connessione internet che in termini di disponibilità di dispositivi elettronici
  • estendere le competenze di base per l’accesso alle principali piattaforme della PA (INPS, Comuni, Regione, etc.), attraverso interventi di formazione e di supporto nell’accesso ai servizi telematici

 

 

 

 

 

Ambiti

 

POLITICHE GIOVANILI  e RAPPORTI INTERGENERAZIONALI

 

Le politiche giovanili sono destinate ai giovani, devono essere elaborate con i giovani, e basate sui bisogni dei giovani.

Comprendono l’istruzione, la formazione, l’occupazione, la solidarietà, la salute, l’informazione, l’ambiente, etc. e cioè, in sintesi:

·        politiche per lo sviluppo delle competenze alla vita;

·        politiche per l’autonomia;

·        politiche per lo sviluppo della responsabilità;

·        politiche per lo sviluppo della creatività.

·        politiche che favoriscano la nascita e la continuità di Associazioni.

Riteniamo fondamentale anche sviluppare iniziative e programmi per il rafforzamento dei rapporti intergenerazionali per favorire la solidarietà tra generazioni che hanno un impatto positivo sia sugli anziani che tra le generazioni più giovani

 

 

 

Ambiti

 

POLITICHE DI GENERE

 

 

Il bilancio di genere ha una stretta relazione con il bilancio sociale, condividendo con esso struttura, finalità e destinatari: come quello sociale anche il bilancio di genere ha lo scopo di elaborare una valutazione della gestione delle risorse e dell’efficacia ed efficienza delle azioni e delle spese effettuate.

L’analisi di genere del bilancio permette in sintesi di:

·       sensibilizzare gli amministratori e la cittadinanza sulla questione di genere e sull’impatto diversificato delle politiche

·       ridurre le disuguaglianze di genere attraverso una distribuzione più equa delle risorse

·       migliorare efficacia, efficienza e trasparenza dell’azione amministrativa

 

 

 

Ambiti, Comuni, Consigliera di parità

 

CONCILIAZIONE

FAMIGLIA-LAVORO

(PNRR M4C1)

 

 

Conciliazione famiglia-lavoro: cioè l’attivazione di sistemi che prendano in considerazione le esigenze di poter fruire di congedi parentali, di individuare soluzioni per la cura di bambini ed anziani così da creare presupposti che consentano la conciliazione tra responsabilità lavorative e familiari:

·        flessibilità dell’orario di lavoro (permessi, congedi speciali, part-time etc.)

·        agevolazioni economiche (buoni per libri di testo, vacanze studio etc.)

·        attivazione di servizi (nidi, attività doposcuola, centri diurni, maggiordomo aziendale, trasporti casa-lavoro, etc.)

 

 

 

 

Contrattazione aziendale, Ambiti e altre dimensioni sovra distrettuali, progetti di integrazione welfare con privato (Beatrice)

 

POLITICHE FISCALI E ISEE

 

 

Imposte e tariffe comunali devono essere ispirate ai principi di progressività ed equità.

Il contrasto all’evasione fiscale e tariffaria è strumento di giustizia fiscale tra i cittadini e di reperimento di risorse finanziarie necessarie per l’amministrazione dei comuni.

ADDIZIONALE IRPEF

È necessario tutelare il reddito di pensionati e lavoratori, attraverso l’introduzione:

·        del principio della progressività fiscale nelle quattro aliquote

·        di percentuali basse per i primi due scaglioni di reddito; * di una soglia di esenzione, che assuma l’obiettivo minimo di 15.000 euro

TARI

Occorre prevedere un sistema di detrazioni e di esenzioni al fine di tutelare le fasce di popolazione economicamente e socialmente più deboli.

ISEE

Bisogna prevederne sempre l’utilizzo per favorire un accesso equo ai servizi (SAD, diritto allo studio, servizi per l’infanzia, altri servizi sociali, ecc.), con regolamenti omogenei per tutti i comuni afferenti all’Ambito.

EVASIONE FISCALE

Occorre che i Comuni attivino i Patti antievasione con l’Agenzia delle Entrate al fine di contrastare l’evasione fiscale e contributiva.

 

 

 

Comuni e Ambiti

 

LUDOPATIA – GAP

 

 

 

 

la ludopatia, più comunemente nota come gioco d’azzardo patologico (GAP) è una dipendenza che può compromettere gravemente la vita delle persone che ne sono affette. Infatti, il Gap, può portare a un disagio tale da compromettere in maniera significativa ogni aspetto della vita delle persone che ne sono affette, dalle relazioni al lavoro passando, in generale, per la sfera sociale. E’ importante che, si avviino percorsi negoziali con i Comuni , ATS e gli Ambiti, volti a regolamentare e prevenire il GAP,   oltre ad attuare   formativi ed informativi così da rendere consapevoli circa la pericolosità del gioco d’azzardo

 

Ambiti, Comuni, ATS

 

 

 

 

 

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